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Bucatini all’Amatriciana: storia e curiosità di un classico romano

Le note dorate della pasta, il colore purpureo del sugo al pomodoro, la croccantezza del guanciale, il tocco di pepe e un gusto semplice, deciso ma inconfondibile. I Bucatini all’Amatriciana sono un classico imperdibile della cucina romana, e noi di Fornace Stella, tra una pizza e l’altra, amiamo tantissimo prepararli e soprattutto vedervi felici a ogni forchettata!

Oggi vi raccontiamo qualcosa in più su questo squisito primo tipico della tradizione della Capitale, pronti a scoprirne storia e curiosità?

La Storia dell’Amatriciana

Quando nasce l’Amatriciana? L’origine del piatto, come spesso accade per preparazioni così antiche, non è facile da rintracciare con certezza. Quel che è sicuro è che la ricetta nasce ad Amatrice, località da cui il piatto prende il nome.
Secondo una leggenda nel 1870, in questo piccolo paese della provincia di Rieti, una signora di nome Anna De Angelis, preparò, per le persone di passaggio nella zona della stazione, una primissima versione dell’Amatriciana, utilizzando i pochi ingredienti che aveva a disposizione. Il piatto conquistò subito il palato degli abitanti del paese, al punto da arrivare fino a Roma!

Secondo un’altra teoria l’Amatricina sarebbe un’evoluzione della Gricia, nata grazie all’aggiunta del pomodoro avvenuta alla fine del 1600.

La prima testimonianza scritta del piatto si trova invece in un manuale di cucina scritto da Francesco Leonardi, cuoco romano che la servì addirittura alla corte di Papa Pio VII nel 1816, spiazzando i commensali con una proposta tendenzialmente più adatta alle tavole popolari.

L’Amatriciana da Fornace Stella

ristorante pizzeria roma

Sul nostro menu  l’Amatriciana è una piccola grande protagonista, e se amate il suo sapore intenso e tutto romano non avrete che l’imbarazzo della scelta!
La troverete infatti nella sua versione più croccante, come supplì, tra le pizze rosse, impreziosita dal gusto morbido del nostro impasto e dalla delicatezza del fiordilatte, e ovviamente tra i primi della tradizione, preparata rigorosamente con il bucatino che si sa, rischia di macchiare magliette e camicie ma intrappola il sugo alla perfezione.

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